giovedì 1 marzo 2012

mercoledi 3 ottobre 2007 - Fata: bravo 'cane'...!!!

POST RECUPERATO DAL BLOG DI SPLINDER CHIUSO

mercoledi 3 ottobre 2007


Fata: bravo “cane”...!!!

ParolaDiBirilloPAROLA DI BIRILLO
 
Fata sta proprio imparando ad essere un bravo cane! Eh, del resto… con un maestro come me..!!!
Le ho insegnato subitissimo a scendere le scale per andare incontro a mamma, insieme a micino Miù, al persianotto Matisse e alla persianina Camilla, che hanno imparato tutti da me.
Io però poi risalgo. E gli altri anche. Fata invece deve essere presa in braccio…
Per fortuna di mamma ci sono sempre io disposto a portarle su le borse o i piattini se era andata in giardino dai conigli per la cena. Così mamma prende Fata e la porta di sopra.
Ho visto che mamma ha comprato una rete per fare una specie di passatoia su cui Fatina si può aggrappare. Ma poi non l’ha fatto… boh… forse perché la scala è troppo lunga e Fata si stancherebbe? Forse perché –come le sentivo dire sabato a un’amica – dove c’è la curva sarebbe troppo ripida da scalare? Forse perché… si diverte a scendere ogni volta a prendere Fata? Boh…
Fatto sta che se Fata scende le scale appena mamma è uscita… fino a sera resta giù. Da sola. Al freddo ora che inizia a fare più freschino. Senza acqua. Senza crocchi! Terribile!!! (soprattutto per i crocchi… secondo me…)
Così per ora di giorno, in settimana, mamma la tiene chiusa in camera sua con una porta a rete che ha costruito quando era arrivata Camilla per darle il tempo di ambientarsi in tranquillità ma anche di vedere e annusare bene lo stesso gli altri membri della famiglia.

L’appuntamento mio con Fata è quindi per cena.
Una cena ugualissima: Fata non mangia le “cose da gatti”: sta male quando lo fa… ogni volta..! E ci dividiamo quindi la MIA pappa. Ma non sono geloso. Per Fata questo ed altro!
Mamma prepara due piatti ugualissimi. Cioè, no… non proprio “ugualissimi”… Il mio è un piatto grosso piano di colore verde… rigorosamente verde! La pappa nei piatti bianchi o arancione NON ha assolutamente lo stesso sapore! Ah, no! Quello di Fata è un piattino da tazzine di colore bianco con una grechina in blu.
Fata prima mangiava col piatto a montagna, ma ora ha imparato le buone maniere da me: nel piatto ci deve stare solo un terzo di quello che ci starebbe. Mamma li porta tutti e due insieme davanti al divano, camminando strascicando rumorosamente i piedi. E’ essenziale che cammini ciabattando a quel modo: fa parte del rito, è il segnale… Poi mamma si siede sul divano, tenendo alti in mano i piatti. “Pronti?” mi siedo. Anche Fata è seduta. Beh, Fata è SEMPRE seduta… Quando mi siedo io mamma poggia a terra i piatti a una ventina di centimetri di distanza.
Mangiamo lentamente, di gusto. Di solito finiamo quasi in contemporanea. Mamma mi chiede sempre “Ne vuoi ancora?” “Sì, certo!!!” chiudo gli occhi rapidamente nel segnale di conferma pattuito.
Mamma prende i due piatti, li riempie una seconda volta e poi una terza volta, sempre seguendo il rito.
Ormai lo sa che se me la mette subito tutta la pappa mi innervosisco e me ne vado! E Fata anche! Ha imparato da me… modestamente…
Il bon ton prevede più portate, no? E un minimo (solo minimo, però!) di attesa tra una e l’altra, no? E i dottori non dicono forse che bisogna mangiare con calma? E allora??? Non sono mica un cane qualunque, io! e nemmeno Fata è un “cane” qualunque! Ah, no..!

Dopo cena si sale sul divano per vedere la tv. Io, Fata, spesso Miù, qualche volta Matisse. E se mamma ha tempo di sedersi lasciamo un posticino anche per lei.
Io mi rotolo. Fata si rotola.
Qualche volta mi addormento abbracciato ai peluche. Qualche volta Fata si addormenta abbracciata ai peluche. Al mio peluche preferito, di colore rosa, a forma di cane colle scarpe da ginnastica e un orecchio solo…
Se voglio attirare l’attenzione di mamma quando è sul divano, mi ci abbarbico sopra e le mordo la mano. Delicatamente. Se Fata vuole attirare l’attenzione di mamma ci si abbarbica sopra e le morde… il sedere. Con tutte le forze che ha.
E se sento un cane fuori in strada salto giù dal divano abbaiando. E Fata salta giù in assetto da guerra seguendomi.

Ah, che brava la Fata! Sta proprio imparando bene a fare il “cane”.
Solo… peccato che continui a dire “miao” invece di abbaiare… un vero peccato…




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