lunedì 19 marzo 2012

mercoledì, 22 ottobre 2008 - Le ricette di Birillo: salmì alla Lillo-Birillo

POST RECUPERATO DAL BLOG DI SPLINDER CHIUSO
mercoledì, 22 ottobre 2008

Le ricette di Birillo: salmì alla Lillo-Birillo


Le ricette di Birillo: salmì alla Lillo-Birillo
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ParolaDiBirilloEccomi...
Questa è una ricetta rielaborata da mamma a uso-Birillo tratta dall’unione della saggezza culinaria lombardo-veneta di nonna Genia e papà Adriano.
Il salmì in genere è utilizzato per la cacciagione, in particolare fagiani e caprioli, e pertanto mamma utilizza la ricetta per la carne di pollo e di manzo.
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Ingredienti:
- Pollo e manzo a grandi tocchi in quantità uguale. E’ assolutissimamente necessario che il manzo sia morbido, con le venature: ottimi la polpa spalla, la polpa coscia o la parte per brasato. Per il pollo va bene anche il petto, anche se le cosce sono più saporite (ma mi accontento).
Per circa 2 chili e mezzo o 3 chili di carne mettere
- 1 dado (solo knorr classico, per me - pena la squalifica!)
- 3 carote tagliate a rondelle sottili
- le foglie di 2 gambi di sedano (non il gambo, eh! non mi piace il gambo!)
- 3 bacche di ginepro e 3 chiodi di garofano messi in una garzina chiusa bene bene con un pezzetto di spago o di filo per cucire (così il sapore si sente ma mamma non perde un’ora a cercarli poi tra la verdura e io non rischio che non li trovi lei e li trovi invece io… nel piatto..!)
- un bicchierino piccolo di vino rosso (ci vorrebbe il Barbera, o il Barolo, ma per il vino mi adatto... non posso fare altro con un'inesperta enologa come mamma...)
- un cucchiaio abbondante di doppio concentrato di pomodoro Mutti. Attenti a non sbagliare perché c’è il triplo concentrato ma non mi piace e ci sono altri concentrati di altre marche che mi piacciono ancora meno e finisco per non mangiare più nulla se si sbaglia il pomodoro! Nella ricetta originaria dovrebbe essere proprio pomodoro fresco maturissimo a tocchetti ma… non mi piace… se poi me ne viene in bocca un pezzo… puah!
- niente acqua o olio o burro o altri condimenti strani e niente altre erbe aromatiche altrimenti mi diventa pesante da digerire. Papà Adriano suggeriva di metterci i pinoli ma io non li voglio: a me sono le pigne che piacciono, mica i pinoli! E poi le pigne nel salmì... no... non ce le metterei proprio! E non vi venga in mente nemmeno di metterci aglio o cipolla che sono pericolosissimi per un cane. E anche per un gatto. Provocano anemia! (E oltrettutto credo che mi puzzerebbe anche l’alito… e con la mia vita sociale imperniata su feste e concerti della banda… non è proprio il caso, vi pare?)
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Preparazione:
Si mettono tutti gli ingredienti insieme a freddo mettendo sotto la garzina con bacche di ginepro e chiodi di garofano (così resta imbevuta nel sughetto e rilascia meglio il sapore) e per ultimo il bicchiere di vino in cui si stempera il doppio concentrato di pomodoro (così bagna, aromatizza e ammorbidisce tutta la carne). Se lo strato di carne è alto bagnare un primo strato poi mettere il resto della carne e bagnare il secondo col vino-pomodoro restante.
Il dado si sbriciola un po’ sui vari strati.
Si può cuocere col microonde 30-40 minuti a seconda di quanta carne abbiamo oppure sul fuoco per un tempo maggiore. L’importante in entrambi i casi è che la pentola sia coperta con l’apposito coperchio, in modo che il vapore aiuta a cuocere e mantiene particolarmente morbida la carne, anche quella che resta fuori dal sughetto che si forma con la cottura.
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Presentazione:
- il brodo… si presenta alla mamma, con o senza verdure (ottimo per purè, pastine, risotti… per mamma)
- le verdure… dipende: se cotte al punto di spappolatura sono mangiabili altrimenti propinarle a mamma, con o senza brodo
- la carne si serve rigorosamente sul piatto verde a temperatura caldina e mista (pollo&manzo) a tocchetti piccoli secondo due ricette:
a) con verdure mangiabili ridotte a purè e fiocchetti di simmenthal (meglio se fredda di frigorifero, chè contrasta bene)
b) senza verdure (se dure) ma in dadolata con dadini di mozzarella per pizza, preferibilmente frescolini da frigorifero (per via del contrasto…). E' ammesso eventualmente anche il provolone dolce, rigorosamente Auricchio, anche se in verità è meglio la mozzarella visto che la carne è già molto saporita di suo. La mozzarella deve essere preferibilmente Santa Lucia in panetto per pizza ma anche altre marche potrebbero andare: l’essenziale è farmele assaggiare prima di inserirle in dadolata, per non rovinare tutto il piatto con un’eventuale schifezza (e costringere mamma ad una lunga e difficoltosa cernita per rendere nuovamente commestibile la dadolata…)
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E adesso.... BUON APPETITO!




scritto da: amicidigreta alle ore 12:36 | link | commenti (2)
categorie: diario, --le ricette di birillo

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